Crederci

Crederci non è sempre facile. Quando le onde sono così possenti su di te che sembra che il fasciame sia sul punto di cedere, quando il vento contrario è così forte che neanche riducendo la vela si riesce a governare e mantenere l’assetto, quando si imbarca così tanta acqua che quasi non si riesce a ributtarla fuori. Allora è difficile, vengono i dubbi ed una mano salda sul timone potrebbe non bastare. Occorre consultare la propria bussola, comprendere se si è ancora sulla rotta giusta. Serve una ragione, una gran buona ragione.

A volte la ragione non è così buona. Si, è vero, all’inizio lo sembrava proprio, ma in realtà a guardarla bene non sta davvero in piedi. E continuare a crederci sai che è una forzatura, dentro di te ne senti la consapevolezza. E’ giusto provarci per un poco, forse è più buona di come sembra a guardarla ora. Se la tempesta non fosse così forte, magari ci sarebbe tempo per farla crescere. Ma in cuor tuo sai già che non è così, e allora pian piano lasci che la realtà delle cose si manifesti e ti parli. E’ così, non ci credi più, ed infine lo accetti.

Altre volte, altre rarissime volte, la ragione è buona. Anzi, la più buona che tu abbia mai incontrato. E allora, anche se tutto sembra contro il tuo guscio di noce, in cuor tuo sai che puoi tener duro, anzi lo devi fare. Non è più questione di spazio o tempo, e come sospeso nella burrasca qualcosa ti tiene sulla rotta. E’ la consapevolezza istintiva delle cose nel profondo, nonostante l’apparenza della realtà. Ti guida per le acque ignote senza paura fino al porto al tramonto, dopo la tempesta. Sai che stavolta, finalmente, puoi crederci.