
Sono le difficoltà importanti che ci cambiano nel profondo. Comprendere i nostri limiti con tutte le relative conseguenze può portarci ad accettarli passivamente od a renderci determinati nel superarli migliorandoci, o almeno a provarci di fronte ad obiettivi importanti. Una scelta impegnativa, ma vitale. E, va da sé, la scelta giusta.
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Da Goodreads sul libro
“Dove nessuno ti troverà”
di Alicia Giménez-Bartlett
Quando le difficoltà provocano il cambiamento
La storia democratica europea ha vissuto uno dei suoi grandi buchi neri con la Spagna fascista di Francisco Franco, dalla sua vittoria nella guerra civile del 1939 fino al 1975 con la sua morte, cioè sino a tempi relativamente recenti e da noi vissuti. Di quella Spagna e di come si vivesse in quella realtà, sapevamo ben poco ed era come fosse ai margini del palcoscenico europeo che pure viveva dal 1957 il sogno di una comunità di nazioni. E’ dunque con grande curiosità che mi sono avvicinato a questo romanzo, ambientato in quegli anni ed in quelle terre, tra i partigiani e la comunità montana tra la Catalogna e l’Aragona. E basato sulla storia vera del partigiano Teresa Pla Meseguer poi divenuto Florencio.
L’autrice Alicia Giménez-Bartlett è conosciuta in Spagna come una grande autrice di gialli, ma scrive anche ottimi romanzi, e questo sicuramente lo è. E nel portarci per mano a conoscere il suo protagonista, la giovane pastorella Teresa che vive il dramma di una identità sessuale confusa a causa di una malformazione, che perciò si trova a rifiutare quella società che la deride e che si ritroverà infine uomo tra le file dei partigiani in montagna poi sbandati, ci conduce anche per quei poveri villaggi ai tempi oscuri della repressione ad incontrare quella comunità rurale, quegli uomini e quelle donne contro cui sia la Guardia Civil che anche i partigiani stessi esercitavano le loro angherie e la loro violenza.
Il pretesto con cui Alicia ci racconta tutto ciò è la ricerca che di Teresa-Florencio, alla macchia fino al Maggio del 1960, fanno in quelle terre difficili uno psichiatra francese e la sua guida, un giornalista di Barcellona. E così, oltre all’ambientazione nella Spagna franchista ed alla vita (vera) di Teresa-Florencio, il racconto si arricchisce del confronto-scontro tra Lucien e la sua vita ordinata e lineare fatta di lavoro e famiglia e Carlos ormai cinico e indurito dalle ambizioni tradite e dalla vita che non ci risparmia alcuna disillusione. Un incontro che li cambierà entrambi per un romanzo che mi ha appassionato fino all’ultima pagina, fino all’appendice con la bella foto di Teresa-Florencio.
Roma, 24 Febbraio 2019 – Leggimi anche su
https://www.goodreads.com/review/show/2706124683
Pienamente d’accordo 🤗
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