
“Ti telefona ogni tanto tua madre?” mi chiede mio padre mentre parliamo del più e del meno. Del tempo che passa per tutti, di cosa sto leggendo e se leggo i romanzi di Salgari e di Verne, della televisione che meno male che oggi c’è con i suoi due o tre canali. Il solito.
“Sì, certo, mi telefona. Quando ha bisogno di qualcosa.” dico, scherzando. “E tu che cosa le rispondi?” mi chiede sorridendo. “Dico di sì, naturalmente. Come fai tu, con la tua signora. Dici sempre di sì, ogni volta. Lei invece non ti dice mai di sì, fa come le pare, come sempre.”
Gira il volto sereno verso di me, mi guarda. Sorride piano e mi dice: “Una volta l’ha detto.”