Gente perbene e ‘permale’

Torri gemelle (New York, 1989).

E’ eterna la lotta tra la gente perbene che ha a cuore il prossimo ed il bene e la crescita equa della comunità tutta e coloro che hanno invece una visione della vita competitiva e cinica al fine di soddisfare i propri soli interessi anche a discapito degli altri. Si affrontano da sempre infatti coloro i cui valori si riferiscono al rispetto ed alla correttezza nel segno dell’empatia e della prosperità comune e coloro che invece di fronte alle opportunità di soddisfazione personale sfruttano qualsiasi mezzo, come ad esempio la manipolazione delle informazioni se non la menzogna, per ottenere i propri obiettivi ad ogni costo.

Ciò avviene quotidianamente nelle nostre vite e, se ci troviamo sul fronte delle persone perbene, occorre essere sempre vigili e pronti al difenderci. Ma, su più grande scala, è avvenuto ed avviene sistematicamente nel mondo politico ed economico che ci circonda. La visione di coloro che ritengono che la comunità nelle sue componenti più deboli non vada aiutata affatto con un percorso di sostegno e crescita, ma ognuno debba pensare ai propri bisogni direttamente, dalla scuola alla sanità, ha per tutti questi anni a partire dal regime cileno interferito con le decisioni politiche ed economiche di questo mondo.

Ce lo ha raccontato con una incredibile ricchezza di dettagli la bravissima Naomi Klein nella sua inchiesta ‘Shock economy’. Utilizzare ogni occasione di ‘shock’, dal golpe all’uragano e dall’emergenza terrorismo al cambio politico persino democratico, per cambiare la nostra società in peggio (secondo me, naturalmente) è diventata la normale prassi a danno delle classi meno abbienti a favore di quelle più ricche, sempre più ricche. Un mondo che diventa sempre più egoista e malvagio in cui i malvagi sembrano poter vincere sempre e a nostro danno. Ma ribellarsi è possibile, è giusto e doveroso ed accade.

—ooo0ooo—

Da Goodreads sul libro
“Shock economy. L’ascesa del capitalismo dei disastri ”
di Naomi Klein

Il perché di un mondo ingiusto

Raramente mi son trovato a leggere saggi o inchieste così importanti ed appassionanti. Gli avvenimenti più rilevanti della nostra storia recente analizzati e raccontati attraverso il filo comune di un progetto economico di lunghissimo termine nel segno del liberalismo più cinico. Il liberalismo che ha sfruttato i grandi disastri ambientali e politici per imporre modelli di sviluppo elitari e di sfruttamento dei ceti più poveri, modelli basati sul distruggere per ricostruire, dalle torture della mente di Ewen Cameron alla scuola economica di Chicago di Milton Friedman e all’FMI.

Dal Cile di Allende e Pinochet all’Argentina di quegli anni, dalla Thatcher alla Bolivia, dalla Polonia di Solidarnosc alla Cina di Tienanmen, dal Sudafrica di Mandela alla Russia di Eltsin, dalle tigri asiatiche all’America dopo il 9/11, dall’Iraq occupato alle coste dello Sri Lanka dopo lo tsunami, dalla New Orleans dopo Katrina alla guerra permanente in Israele. Ovunque nel tempo e nello spazio si ripetono gli stessi schemi, ovvero approfittare di ogni possibile shock o crearne di artificiali per cambiare repentinamente il sistema in senso liberale a discapito di ogni politica sociale.

Perché secondo Friedman ‘l’errore principale è credere sia possibile far del bene con i soldi degli altri’. E allora occorre tagliare ogni spesa pubblica assistenziale, dalla sanità alla scuola, dalla casa alla sicurezza. E occorre perciò tagliare tutto ciò che è statale, annichilendolo e privatizzandolo finché solo chi può permetterselo riceverà servizi. Ma poiché tali riforme non possono avvenire col supporto popolare, bisogna approfittare del disorientamento delle masse in un momento difficile, durante uno shock. E questo è ciò che è avvenuto sistematicamente nella storia recente.

Rivisitare tutti questi avvenimenti storici drammatici collegandoli con la chiave interpretativa economica riformista è stato uno shock anche per me, ed è stato illuminante. Conoscevo Naomi dal suo brillante ‘No logo’, ma in questa sua inchiesta si è veramente superata per ampiezza della copertura e sopratutto per la profondità delle analisi dei fatti. E’ la storia di come siamo arrivati a questa società ingiusta, ove ogni grande sforzo di equità e sviluppo armonico sembra essere sempre destinato al fallimento. Ora sappiamo il perché, e forse riusciremo a difenderci meglio.


Roma, 9 Marzo 2019 – Leggimi anche su
https://www.goodreads.com/review/show/2730285534

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