Furore d’amore

Dal film “Furore” di John Ford (1940).

Ci sono libri belli che incontriamo nella vita, e ci sono libri importanti. Ogni tanto poi, piuttosto raramente, ci sono anche libri belli e importanti. Libri che vivi e che senti come nessun altro, che ti restano nel cuore e che vuoi condividere con le persone importanti della tua vita. Come è stato per me col romanzo ‘Furore’ di John Steinbeck del 1939.

Io non so se l’ho capito, e c’è chi direbbe di no tra coloro che han capito tutto della vita e ce la spiegano, ma durante la narrazione del dramma della famiglia Joad, al di là della grande testimonianza sulla crisi del Midwest degli anni ’30 ed il sostegno alle politiche del new deal di Roosevelt, ho avuto costantemente la sensazione che ci parlasse di amore.

Così l’ho vissuta, e così l’ho raccontata.

—ooo0ooo—

Da Goodreads su “Furore” di John Steinbeck:

Un profondo senso d’amore

In tempi di instant books e prosa colloquiale fatta di slang e crudezze, presentati come fossero la nuova unica via per l’arte della narrazione di questo mondo difficile, ritrovarsi tra le mani un libro come ‘Furore’ ha la forza e porta la gioia della luce che spazza le tenebre millenarie. E ti lascia una sensazione intensa di amore.

Per primo, l’amore per la scrittura bella, quella che misura le parole e le sceglie ancora e ancora, quelle che occorrono per ricreare il senso, il sentimento, le cose non dette eppure presenti. L’amore e il rispetto per il proprio ruolo di narratore, di comunicatore modesto (nel senso di invisibile), eppure completo e intenso.

Poi l’amore e lo stupore per il dettaglio curato delle attività umane, quei mille gesti di una perizia e saggezza antica, e per i sentimenti ancestrali che li rendono vivi. E l’amore per la natura che, intorno a noi, è presente e vive sorprendente e complessa, variegata e degna anche quando non ce ne accorgiamo.

E l’amore e la compassione per l’uomo, l’umanità che si manifesta al meglio anche e sopratutto di fronte alle avversità. Così come l’amore dell’uomo per le cose giuste, nonostante ciò che accade e che le rende quasi sempre sconfitte, ancora a causa di altri uomini, che sono confusi e impauriti e drammaticamente in errore.

C’è l’amore per la donna, madre e compagna, ed il suo amore. Saggezza e ultimo bastione del nucleo familiare e forse del sistema tutto. Che riesce a guardare oltre le sofferenze dell’oggi verso un futuro comunque da conquistare. Consapevole di ciò e con la determinazione di colui che è nel giusto, da cui coraggio e rispetto.

E l’amore per la propria terra, gente e storia, attraverso vicende epocali e tempestose con la forza dei propri istinti e dell’affetto per i propri cari, da proteggere e che li proteggeranno. Nonostante un sistema a volte ingiusto e innaturale, che nasce dal potere per difendere il potere e renderlo forte contro i più deboli e numerosi.

Infine, l’amore triste per loro, i diseredati, eroi silenziosi di ogni tempo. Di cui nessuno narra la leggenda, che gli eventi costringono a lottare per sopravvivere, che abbandonano con dolore le proprie radici alla ricerca di un futuro appena accettabile. E ad affrontare, nel farlo, le sofferenze del viaggio e le resistenze di chi in questo viaggio vede una minaccia. E fare tutto ciò, ancora, con amore.

Come negli anni ’30, così oggi.

Roma, 28 Marzo 2017 – Leggimi anche su
https://www.goodreads.com/review/show/2084955878

3 pensieri riguardo “Furore d’amore

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