Buon anno

“Buon anno, amor mio…” (Roma, 1 Gennaio 2019).

E siamo qui, di nuovo a scambiarci auguri per il nuovo anno che ci attende, a proteggere le speranze più segrete per paura che non possano avverarsi, come per una magia maligna. Perché non può non essere maligna una magia che si opponga alle nostre speranze più belle. Che è ciò che ho fatto anche lo scorso anno che si annunciava certo difficile, ma che lasciava accese le speranze della verità, del buono, del destinato. Ad una ad una consumate.

L’anno passato che è stato invece e forse sarà l’anno peggiore in assoluto di una non breve esistenza. Un anno di dolore oltre il concepibile, quotidiano in ogni manifestazione e pensiero, nell’indifferenza, superato in attenzione da graffiti, cani, bimbi, alcolisti, psycho o maori di periferia. Fronteggiando demoni ridicoli se non fossero stati così reali negli effetti, rincorrendo anime perdute che nessun tipo di appiglio hanno lasciato per farsi ritrovare.

Non ne è chiara la ragione. Se tanto certa era la via, perché negarsi così? Perché rinnegare così strenuamente tutto il buono? Tanto poco valeva dunque? Quali le paure, le insicurezze e i rimorsi da tenere a distanza affinché non si potessero manifestare? Non un pensiero sereno, nessuna considerazione, una voce o un sorriso, il vuoto cosmico. In cui si perde l’anima che pure saprebbe dove andare. Anche se non sa come e per quanto dovrà farlo.

Eppure continuerà il suo cammino, ancora nel dolore e con antichi e nuovi protagonisti. E anche, questa la cosa più bella dell’anno passato, nella gioia incontrando quei pochi rari e preziosi angeli inconsapevoli che, tra le mille anime incontrate, hanno salvato dal nulla. Che mi han fatto sentire vivo, degno di interesse e affetto, di un sorriso vero. Non sanno, ma in questo cammino di dolorosa rinascita avrò per questi cari angeli eterna riconoscenza.

Buon anno a tutti, dunque. Che faccia il suo corso, sereno e determinato. Ci porti ove siamo destinati anche attraverso rotte sconosciute e gente nuova, buona e anche cattiva perché oggi più di ieri sappiamo che esiste. Combatteremo loro e la malinconia, entusiasmandoci quando meno ce lo aspettiamo. Incontrando ancora gemme rare e proteggendole mentre affrontiamo i pericoli. Un anno a testa alta come è stato quello passato. E che sia migliore.

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